Caro diario

...smetteremo più di specchiarci nei mari, nei fiumi nelle acque cristalline e di riconoscerci figli di questa terra.
Una terra di persone che si prenderanno ancora per mano e proveranno una leggera vertigine di gioia.
Una terra che sta aspettando di essere colorata da noi, di essere nuovamente visitata e goduta in tutta la sua bellezza, che i nostri occhi vedranno in un modo completamente diverso. Come se fosse la prima volta.
Caro Diario, tutto il dolore finirà.
Torneremo a vivere e ci accorgeremo di quanto gli spazi della nostra città, siano più vasti di quanto si fosse pensato.
Di quanto possa sorprenderci tornare a vivere, affondando lo sguardo in ciò che più ci appartiene: gli affetti e le amicizie.
Di quanto la mancanza dei nostri genitori, figli, nonni, zii e soprattutto i bambini possa essere fonte di sofferenza e di malinconia.
Di quanto è bello vivere.
Di quanto è bello credere - sperare, sorridere.
Di quanto sia bello amare.
Tutto questo fatto sempre con in mano la fiaccola della libertà e accesa nei nostri cuori la fiaccola della speranza.
Caro Diario, oggi ti lascio scritti questi miei pensieri, con la speranza che un domani qualcuno possa leggere e dire... "anche in un momento così difficile per il mondo intero, la speranza, l'amore e la voglia di tornare a vivere... ha vinto contro un male invisibile e mortale".
Ciao mio caro amico Frisby. Dopo tanti anni sono tornata a scriverti... e a riscoprire in te la mia voglia di sentirti vicino. Vicino a me.