Diario di una bambina im-perfetta
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...buttate nel bagno della
scuola, diventavano per me un trofeo; i crampi allo stomaco placati con una caramella gommosa
rigorosamente senza zucchero erano qualcosa di cui andare fiera; le pastiglie lassative ingoiate una dopo
l'altra come se fossero cioccolatini prelibati. Vedere il mio corpo trasformarsi lentamente mi dava
piacere; stavo dimagrendo, ma non mi interessava perdere qualche kilo. Ciò che mi importava era
dimostrare a me stessa che non ero una fallita, che se volevo raggiungere un obiettivo ce l'avrei fatta.
Certo, ci sono stati anche momenti in cui sono stata meglio; così come ce ne sono stati altri in cui ho
sofferto molto senza che fossi io la causa di quella sofferenza. E già, perché la vita è capace di darti degli
schiaffi all'improvviso, così forti che non riesci nemmeno a piangere; giorni in cui non hai nemmeno la
forza di pensare. Ed è proprio in quei momenti che raccogli tutte le tue energie, vai avanti e combatti;
non sai nemmeno tu da dove prendi tutta quella forza. E quando tutto finisce, quando ti rendi conto di
aver sconfitto il mostro, vorresti piangere e abbandonarti alla tua debolezza. Ma ti convinci che non puoi
farlo; ciò che importa è dimostrare di non essere fragile. Perché in fondo essere fragili vuol ... [segue »]
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