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...ordinata e coerente di parole quando prima erano pensieri confusi che ti turbavano la mente? Come si fa ad affrontare certi sguardi e a vestire la parte del mostro? Non è bello. Dopo ci si allontana, come estranei, si cerca un distacco che dovrebbe alleviare il dolore, si cerca di essere felici nella privazione. Si riprendono le proprie armature e pezzo per pezzo ce la rimettiamo addosso. Ci creiamo un ambiente in cui chiuderci. Quel freddo dentro unito al dolore che brucia. E pensiamo. Pensiamo a quello che è stato. Forse ho sbagliato. No è la cosa giusta. Ma allora perché fa così male?
Passerà...

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    è vero, il problema è sempre quello "avere la voglia di sconvolgere la vita anche a tante altre persone", (sentirsi troppo piccola per farlo) bisogna trovare il coraggio di dire basta a chi pensa di aver fatto opere di beneficenza, ti ha fatto credere di amarti. Se rimani è solo perchè c'è stato affetto e speri che qualcosa si aggiusti, invece non è mai così
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    postato da , il
    Hai ragione, in realtà non sai mai quale sia la cosa giusta da fare... bisogna agire nel modo in cui in quel momento di vita stiamo pensando di agire... senza pensare a ciò che sarà. E' anche il mio dilemma del momento. Se stai pensando di prendere una determinata decisione ci sarà un motivo, e qualunque esso sia è comunque un motivo valido per te.
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    parole efficaci...e purtroppo vere...altro che cerotto...il dolore del distacco potrebbe essere paragonato ad un tram che ti investe in pieno a volte...altre invece è veramente la cosa giusta da fare..

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