Cosa vuol dire compiere diciotto anni, vale a dire diventare maggiorenni? Personalmente non lo so, perché non mi sento maggiorenne (pur avendo quasi ventitré anni); forse la paura di crescere senza qualcosa o qualcuno, non mi da la forza necessaria per fare quel "vero salto". Nel cercare di vivere ogni singolo secondo della mia vita, che nel passato mi è stato negato o semplicemente nella mia ingenuità ho saltato fasi importati per accelerare i tempi di crescita, ora non ho più la forza necessaria e neppure una persona che col suo affetto mi sostenga per intraprendere questo cammino. Con ciò incombono su di me la tristezza, la malinconia, la solitudine e la delusione, che sono crescenti e saldi. Per andare avanti e raggiungere la meta che tutti nel proprio cammino hanno superato, ho bisogno di capire realmente che cos'è la vita e ciò che mi circonda, ma la cosa più essenziale è soprattutto capire chi sono io. Nel trovare concretezza a tutte queste domande devo fare un cammino molto difficile chiamata umiltà, dove niente è scontato e tutto ciò che mi circonda deve essere nuovo e stimolante nel bene e nel male, per poi così fare i primi veri passi verso un cammino più complicato chiamata vita.
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