Il mio posto è il tuo cuore
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...notturna. L'uomo, a cui non sfuggiva il minimo movimento della donna dalle labbra vermiglie, la guardava ora più attentamente in volto. Sembrava che il suo sguardo non si posasse su un punto preciso, ma piuttosto che stesse vagando ora qui ora là, senza sapere dove sostare. Egli rimase colpito dal colore dei suoi occhi. Erano azzurri, di un azzurro meraviglioso e terribile che egli avvertì come familiare. Poi a un tratto ricordò un bambino che aveva incontrato in un villaggio lontano. Aveva quegli stessi occhi. Parlando con lui un giorno il cavaliere aveva fatto una triste scoperta: il bambino era cieco. Un velo di tristezza oscurò il volto del cavaliere. Dunque quella misteriosa fanciulla aveva perso la vista? Oppure non l'aveva mai avuta. Decise di uscire dal folto del bosco. Non aveva più senso nascondersi. Era sul punto di abbandonare il suo nascondiglio, quando qualcosa lo fermò. Un canto. La fanciulla stava cantando. Ma era una melodia che non aveva niente di umano. Così bella, e così dolorosa da spezzare il cuore. Parlava di mondi lontani ed eterni, di luoghi di cui l'uomo aveva perso ogni memoria. Poi la fanciulla tacque, e uno strano vento si alzò d'improvviso. Delle nubi ... [segue »]
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