Partenope barocca
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...un dipinto di verdure si sciolgono in un sacchetto della spesa. Esposti come diamanti, i frutti della materna fertilità di questa terra. Bacco chiese in sposa Venere donandole zirconi d'uva vesuviana. Ogni finestra s'apre al canto del giorno come aspettasse salire la serenata dello sposo in strada. Orli e merletti vestono da sposa i palazzi. Un matrimonio quotidiano dove si banchetta al suono delle urla del mercato. Dove le pietanze sono servite dai pastori del presepio dipinti a mano e tra una portata e l'altra un sorbetto d'acqua di mare. Una donna senza fretta ha l'orologio blu come una tavola di mare e i raggi di sole traballanti sulle onde, le lancette che segnano l'ora a un pescatore. A mezzogiorno i fedeli senza moschea si prostrano, chinando il capo al Dio sole, il cui profeta è una montagna dal cratere d'alberi. Laggiù, dove qualcuno sa che il segno della croce è un gesto di speranza che tutto vada bene. Nell'ampiezza maestosa della piazza del plebiscito, ogni uomo è invaso dall'amore, chiudendo gli occhi tra due cavalli, perché l'abbraccio più gentile del mondo lo fanno le colonne ai re che raccontano la storia millenaria. La commozione zampilla poco distante, tra la ... [segue »]
Composto domenica 10 febbraio 2013
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