Si erano appena conosciuti e quindi non si conoscevano neanche, due perfetti estranei. Lei parlava e lui ascoltava, lei non parlava e lui la capiva. Lei aveva le lentiggini che le macchiano il viso e aveva avuto delle storie che le avevano macchiato l'anima. Lui era intenso e intraprendente, quasi arrogante forse troppo egocentrico. Lei parlava sussurrando come se fosse certa che chi avesse voluto ascoltarla lo avrebbe fatto, lui alzava la voce come se chi stesse facendo finta di sentire non lo stesse ascoltando. Lei ingenua andava in bicicletta con la gonna e i fiori nel cestino, lui malizioso non aveva mai provato i calori dell'imbarazzo. Lui la corteggiava e come un uccello fiero le planava incontro, lei lo schivava ma ne apprezzava il volo libero. Lei studiava filosofia, lui studiava lei. Lei guardava l'orizzonte, lui guardava lei guardare l'orizzonte. Non so se fossero innamorati o se si innamorarono in futuro e non voglio neanche saperlo, tutto ciò che è poesia era già successo.
Composto sabato 21 novembre 2015
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