Se cambiassi volto

Cambiai volto, vestito in modo diverso, ma stessa anima, si diresse al bar dove Agnes lavorava.
Modalità Dan.
Entrò nel bar con una finta disinvoluta, nascondeva qualcosa ma nessuno se ne accorse, primo tavolo sulla destra, vicino al bancone.
Lei si accostò per chiedermi se avessi bisogno di qualcosa, ordinai un caffè con zucchero di canna, aveva uno splendido sorriso, finto come quelle di tutte le cameriere da bar... Un sospiro, sorseggiando il caffè, iniziai a leggere un libro.
Prima di pagare la guardai dritto negli occhi, e lei fissava me, mi sentivo in uno di quei film, dove si cambia corpo per vedere se è davvero l'anima a far innamorare. Gli chiesi il suo nome, mi rispose e sorridendo gli dissi il mio, Dan.
Un dejavu, disse lei che gli ricordava qualcuno, un ragazzo con cui stava tempo fa che scriveva per lei e in arte utilizzava questo stesso nome, mi misi a ridere e insinuai che quel tipo doveva essere davvero strampalato, il mio era un nome mediocre, rise, pagai e andai via... Si diventa ricordi.

Marco La Cagnina

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