Stupido Sogno
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...senza darmi pena d’asciugarmi, recupero un paio di boxer e, a piedi nudi, esco di casa.
Attraverso di corsa il nostro prato; passo il lungo mare antistante, indifferente a cosa può pensare chi mi vede.
Un muretto, lungo una decina di metri e alto poco più di uno, nasconde la nostra spiaggia alla vista dalla strada ed io, ancora intontito dal sonno, non trovo il varco per oltrepassarlo.
Accidenti! Per due volte vado avanti e indietro, prima di ricordarmi dov’è l’accesso.
Finalmente ti vedo, sei da sola e sdraiata al sole; riprendo a correre e ti raggiungo ansante.
“Beh, che succede?”, mi chiedi serafica, tirandoti su a sedere e invitandomi a fare lo stesso.
Stremato dall’angoscia, dalla fatica di correre e dal caldo, mi lascio cadere goffamente sul tuo asciugamano e con voce instabile ti racconto.
Io parlo e tu fai un sacco di smorfie buffe, come a sott’intendere che sto dicendo un sacco di fesserie.
Finalmente smetto di parlare e, mentre io cerco disperatamente di calmare l’ansia facendo dei lunghi respiri, tu ti alzi in piedi e mi tendi la mano.
“Tirati su...”, sollevo il mio sguardo su di te, battendo le ciglia per trattenere una lacrima che ... [segue »]
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