La Berlinese di Angelo Grillo
Capitolo: PrefazioneSettembre 1996. Parigi. Lungo Senna. Nel fondo il profilo della vecchia Parigi e principalmente la mole maestosa di Notre-Dame. Sto passeggiando senza meta, in attesa che si faccia l'ora di cena. È l'ultima serata parigina, domai rientrerò a casa dopo due settimane di vacanza. Non prima, però, di aver cenato in un bistrot del quartiere latino, che mi è stato caldamente consigliato. Aragosta senza crosta innaffiata da vini del Reno, specialità della casa! Giunto all'angolo con rue de Parpignol, vedo alcuni venditori di libri usati. Uno dei modi migliori per ingannare il tempo! E quietare i primi richiami dello stomaco, pensando ad altro. Avvicinatomi alla prima bancarella, noto con piacere che è zeppa di libri di musica. Album per pianoforte, partiture tascabili, parti d'orchestra e da banda, gettate alla rinfusa, in attesa di essere riordinate. E partiture: musica da camera, sinfonica. E melodramma, tanto, francese e non. Titoli di opere a me sconosciute: Ariadne und Verdiaene, Tragedie in due battute, The cricket, Ognenny Angel (questa la conosco... è Prokof'ev!). Più in là, opere in formato maxi, da direttore. In particolare una attira la mia attenzione, perché è rilegata in tela scarlatta, con caratteri sbalzati in oro. "Darsazia in tilt", inciso sulla sovraccoperta. La prendo e inizio a sfogliarla. Una scrittura semplice e chiara, ma ricca di particolari musicali interessanti e che destano la mia curiosità. Curiosità che desidero condividere con voi, presentandovi le prime tre pagine, grazie alla gentile concessione di "Editions Benoit & fils" cui va il mio incondizionato ringraziamento, che ne ha permesso la riproduzione...
Composto domenica 31 maggio 2009
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