Spezzoni di un amore
Stavo guardando il cielo plumbeo, stesa su una panchina quando sentii dei passi. Abbassai lo sguardo sulla strada e lo vidi, col viso coperto fino al naso dalla sua solita sciarpa grigia e con decine di buste che gli segavano i polsi e le braccia mentre lui faceva di tutto per ficcare le mani sempre più dentro tasche. Il giubbotto grigio imbottito lo faceva sembrare il doppio di quanto era e diventava un tutt'uno con l'ambiente grigio tutt'intorno. Mi guardò torvo. Senza parlare si fermò un attimo a guardarmi mentre io scattavo a sedere sbigottita. Volevo parlare e spiegargli cosa era successo. Mi sembrò di rivivere una scena che avevo già visto. Molto tempo prima, quando, per gioco, cominciammo a litigare per poi scoppiare a ridere. Ora però il mio cuore batteva fortissimo ed ero disperata! Cosa avrei potuto dirgli, non mi avrebbe creduto lo stesso! Feci per parlare ma lui girò lo sguardo altrove e andò avanti. Ecco, fu qui che feci il più grande errore, quello di non seguirlo. Avrei potuto evitare di vederlo stare con un'altra, e poi un'altra e un'altra ancora. Mentre il mio cuore scoppiava e non sapevo che per lui era lo stesso mentre si ubriacava alle feste per dimenticarmi, mentre io facevo lo stesso. Perdevamo entrambi gli amici, ci allontanavamo dalla realtà. Vorrei aver potuto evitare tutto questo, perché, sono sicura, è stata solo colpa mia. L'importante ora è che mentre scrivo tutto questo, nonostante abbia perso il mio mondo ho ritrovato lui. Male? Beh, da ora penserò a ricostruire la mia e la sua vita.
Composto domenica 30 ottobre 2011
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