Mindlag

Il tecnico si era presentato a casa sua travestito da medico domiciliare, per non dare nell'occhio. Bog lo aveva osservato in silenzio quando aveva estratto dalla borsa il trapano-plugger, poi si era semplicemente messo a sedere offrendogli la nuca. Prima di accendere il suo arnese tubolare, il falso medico aveva gracchiato:" Procedo? Sicuro? "E, anche se non ricordava il momento in cui aveva detto di sì, Bog dieci minuti dopo aveva il cranio bucato. [...]
Bog avrebbe potuto controllarsi, ne era certo. Se non avesse incontrato Domina Strix. Lei era divenuta un'umida e calda infezione negli automatismi della sua routine giornaliera: che si connettesse o tentasse di resistere, nelle più sordide stanze del Pervernet, la dominatrice lo sfibrava con amorevoli torture, perfide attenzioni o perfino con il semplice ricordo di ciò che gli aveva inflitto nel mondo virtuale. Lo stava conducendo verso l'abisso con grazia inesorabile e metodica: quando il costrutto dell'esistenza esteriore di Bog sarebbe andato in pezzi e la sua negligenza sarebbe divenuta palese, il dirigente Haß avrebbe calato il ban dall'alto dei cieli del suo livello Alfa. Eppure in questa corsa verso il precipizio, una parte di Bog aveva ancora un po' di istinto di conservazione, o ... [segue »]