Scritto da: Tommaso Mauro

Vento e pioggia

Capitolo: 1

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All'orizzonte nubi avanzavano, fulmini facevano tremare l'aria come un lampadario di cristallo durante un terremoto, tuoni squarciavano l'aria come le urla di un condannato colpito da una frusta, le signore uscivano frettolosamente dalle porte di legno delle vecchie abitazioni in mattoni grigi andando a chiamare i bambini che erano intenti a giocare nella piazza di fronte casa, i vecchi del paese che giocavano a carte potavano i tavolinetti di vimini al riparo sotto i portici e poi se ne andarono verso le loro case. Un solo essere, coperto da un vecchio impermeabile con il cappuccio, stava seduto sui gradini che portavano alla fontana al centro della piazza, stava scrivendo qualcosa la penna scorreva su un vecchio foglio che piano piano si riempiva di parole, la scrittura era veloce rapida come se il tempo per scrivere era poco e in quel poco tempo si doveva scrivere tutto. La pioggia iniziò a cadere e l'inchiostro si iniziò a sbiadire, ormai la prima riga non esisteva più, quel messaggio ormai era andato perso, la mano e la mente però non si preoccupavano di quello che la gomma della pioggia cancellava perché continuavano a riempire il foglio, la pioggia però come se fosse indispettita ... [segue »]

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