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"Non posso fare a meno di meravigliarmi che un uomo diventi famoso in due campi così diversi come la psicologia e la matematica. E mi ha appena convinto di poter passare per un fisico. Non capisco."
Il sorriso si allargò senza avere niente di paternalistico o di offensivo. "Sono la stessa cosa" rispose Lentz.
"Eh? Come sarebbe...?"
"o meglio, tanto la fisica matematica che la psicologia sono branche dello stesso campo, la simbologia. Lei è uno specialista, e quindi la cosa non le salta agli occhi."
"Ancora non la seguo."
"No? L'uomo vive in un mondo di idee e ogni fenomeno è così complesso che non è possibile afferrarlo nella sua interezza. Per questa ragione l'uomo astrae dal fenomeno determinate caratteristiche, considerandole idee che poi rappresenta con dei simboli, siano essi matematici o verbali. Le reazioni umane sono quasi interamente reazioni a simboli, e solo in misura trascurabile a fenomeni. In realtà" continuò lo studioso, togliendosi il bocchino dalle labbra e immergendosi nell'argomento "è possibile dimostrare che la mente umana può pensare solo in termini simbolici."
"Quando pensiamo, permettiamo ai simboli di operare su altri simboli secondo regole stabilite: quelle della logica o della matematica. Se abbiamo scelto i nostri ... [segue »]
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