L'inganno del relativismo
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...spoglie della tolleranza o del rispetto. Una tolleranza che diviene camaleontica indifferenza e un rispetto superficiale perché nei confronti di idee astratte dalla persona. Non si tiene conto, infatti, del bene dell'altro, ma ci si limita a lasciarlo scegliere... cosa, non ha importanza! Chi di noi, però, non cercherebbe di dissuadere una persona cara dal compiere una scelta sbagliata?
Al cinico e irresponsabile disinteresse per l'altro, fa eco Sartre: "La mia responsabilità comporta anche una dimensione sociale, perché gli altri dipendono anche dalle mie scelte". Sartre parlava anche della libertà come "condanna" dell'uomo... paradossale, ma possibile! Possiamo realmente diventare schiavi della nostra libertà quando la sradichiamo dalla Verità e dall'Amore e gli altri possono diventarne vittime. Verità e Amore da non confondere con ideali o principi astratti, indipendenti l'una dall'altro, alla base di una cultura o ideologia da imporre. No! Mi riferisco alla Verità che nasce dalla conoscenza di Dio e all'Amore che vive della relazione personale e comunitaria con Lui.
L'Esperienza "percepibile" grazie ad un "senso" radicato in ciascuno di noi e che dà senso a tutta la nostra vita: il senso di Dio!
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