Commento al film - Chiamami con il tuo nome - di Luca Guadagnino
Ho visto il film - mi sento di dire che l'umana esperienza pervasa di eros, narrata nel film, esce dai soliti canoni tipici dalla sessualità che si manifesta con diversi o uguali attributi genitali.
(Anche perché quell'esperienza è immersa in storie eterosessuali da ambo le parti che rientrano nel paradigma dell'incontrarsi e accoppiarsi secondo il modello conosciuto, inoltre vi è anche rappresentata una consolidata coppia gay).
In quell'esperienza narrata nell'ambiente paradisiaco sia naturale che architettonico umano, dopo il loro casuale incontro si palesa un eros che nel loro intimo da prima germoglia per poi sbocciare nell'incanto pervaso di bellezza.
Quell'universale senso vivente di bellezza che risiede e riemerge nel libero immaginario umano, stimola a tuffarsi in un eros dal quale si espande il profumo inebriante dell'amore fresco e delicato.
Un eros coltivato anche nell'Humus culturale della bellezza espressa sia nelle immagini delle statue elleniche, sia nella consapevole immaginazione intima del professore padre del ragazzo.
Quell'Eros che ha in se un salto quantico espressivo, celebrandosi con l'unisono respiro nel suo vitale e naturale ambiente - l'intima reciproca bellezza.
Bellezza celebrata nel film - Chiamami col tuo nome – dove i due protagonisti, nei momenti intimi e seducenti, pronunciano la formula "chiamami col tuo nome ed io ti chiamerò con il mio".
Chiamando col proprio nome l'altro scoprono nel suo riflesso corporeo la vivida fiorita bellezza che pervade la propria anima.
Composto mercoledì 14 febbraio 2018
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