Easy riders
La libertà è una grossa parola, di cui tutti abusano, si fa presto a parlare di libertà, ma non è una cosa così scontata come sembra; finché parli di libertà, o ne scrivi, o ne fai degli slogan, tutto va bene, ma se cerchi di essere veramente libero, è un altro paio di maniche, tutto cambia, tutto è diverso, allora passi i tuoi guai; la società tollera una libertà col contagocce, all'acqua di rose, vincolata e limitata dai tabù, dalle regole, dai luoghi comuni, dai condizionamenti sociali; una libertà ristretta, annacquata dai canoni estetici e oziosi del sociale, dai calcoli dei politici, dal perbenismo ipocrita della gente, dai conformismi guitti e meschini della gente; se ti metti veramente a vivere libero allora è un guaio, a quel punto, nel momento che lo fai, ti si fa il vuoto intorno e comincia la caccia alle streghe, vieni bollato, classificato, diventi sospetto, un ribelle, un sovversivo, un piantagrane; diventi un paria, un intoccabile, un diverso, viene etichettato, schernito, deriso, messo al bando, giudicato e sputato via; la libertà nel sociale è poca, trattata con le pinze, presa con le molle, trattata come qualcosa di esotico di cui si può solo parlare.
Composto giovedì 13 dicembre 2018
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