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...e a fare l'umile, ma si sta comprimendo per adattarsi per non essere escluso dalla società e si comprime secondo una regola di oggettività che lui stesso si è imposto. E deve pagare un prezzo alla realtà per essere felice... questa è la tragedia dell'uomo che usa la mente nel modo sbagliato.
Se non comprendiamo che non c'è nulla di oggettivo lì fuori saremmo condannati a portarci sulle spalle i giudizi che gli altri hanno di noi e i giudizi che noi abbiamo di noi stessi.
Il mito di Atlante ci racconta proprio questo... Atlante è un titano ed è fratello di Prometeo. Egli è stato condannato a portarsi il mondo addosso quando, nella titanomachia, si è schierato con Cronos il capo dei titani. Prometeo e l'altro fratello Epimeteo si sono schierati con Zeus il capo degli dei. Alla fine della guerra Atlante, che si è ostinato ad utilizzare la mente duale, fu condannato a portarsi il mondo addosso. Se riferiamo a noi questo mito cosa deduciamo? Che l'uomo che si rifugia nella dualità e crede che esiste una realtà oggettiva giusta e sbagliata, e vuole raggiungere un obiettivo utilizzando la sua intelligenza titanica, ottima per un campo certo, in ... [segue »]
Composto lunedì 25 febbraio 2019
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