LE CANNUCCE
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I raggi del sole, attraverso un'enorme densa nuvola, cercavano di far posto al sovrastante cielo azzurro che impedito, si arrestava in attesa di uno spiraglio per collocarsi a quell'angolo di borgo. Lo smog inspiegabilmente resisteva e si addensava sopra il traffico che si muoveva a rilento e nel frattempo avanzava verso la piazza, ove sotto degli alberi stavano alcuni anziani seduti nei sedili del parco. Dai palazzi, che sormontavano di poco la coltre, qua e là si osservavano gli ultimi piani che, come per incanto apparivano ora sospesi ora scivolanti su un lenzuolo di nuvole, mentre contrassegnavano l'aspetto di un paesaggio irreale che a tratti si nascondeva tra quella nebbia tossica ma in apparenza, innocua. Il traffico e la gente, infastidita da quel denso e convulso agglomerato di veleno, aggravato dalle scorie vaganti e acuito dall'assordante rumore dei lavori stradali, ne peggioravano l'esistenza. Quegli anziani seduti a cerchio, raffiguranti un quadro di saggi, che con atipiche perplessità, consideravano la complessa situazione del momento, dai loro volti si sprigionava dal loro animo un pessimismo, formulante l'incapacità della situazione e dello stato disagevole del momento. Con difficoltà cercavano riposo, isolati appena, da quel groviglio di rumori, mentre stavano avvicinati l'un l'altro per ... [segue »]
Composto martedì 11 maggio 2021
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