Il Messaggero Abruzzo 21 Maggio 2009
Non avrei mai immaginato di fare questo compito. Nato a pochi giorni di distanza, nello stesso ospedale e con una vita passata insieme. All'asilo eravamo inseparabili e l'uno aveva sempre bisogno dell'altro. Sin da piccoli, al mare ci divertivamo insieme. Ricordo quando una volta siamo andati insieme in canoa. E il nostro famoso Piazzale Paoli, il parco dove ci incontravamo e giocavamo le nostre partite di pallone?
Matteo era un vero amico, simpaticissimo, eravamo una coppia molto vivace fin dalla scuola materna, tanto che hanno pensato di metterci, in prima elementare, in due sezioni diverse, anche se noi trovavamo comunque il modo di stare insieme lo stesso: alla ricreazione, nel corridoio e nelle attività che facevamo insieme. Matteo era un bambino molto forte e robusto, con i capelli biondi come me, però con gli occhi castani.
Tra i miei ricordi c'è un episodio in cui mia madre si è spaventata tanto perché ci siamo chiusi nel suo garage e lei ci cercava per il parco, ma non ci trovava. Casa sua si affacciava sul parco e quando io arrivavo lì, lo chiamavo e lui scendeva insieme a suo fratello Davide.
Matteo non lo dimenticherò mai perché io penso che quando siamo nati nel mese di agosto sono cadute sulla terra due stelle e ora una ne è tornata in cielo anche se sono sicuro che sia quella che brilli di più e che nel giorno del mio compleanno lui mi guarderà e mi sorriderà.
Matteo, non essere triste perché con te ci sono la tua mamma e il tuo caro fratellino Davide.
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