I migliori racconti inseriti da Giuseppe Catalfamo

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Scritto da: Giuseppe Catalfamo

Danisa (nome di fantasia)

Quanto bene hai voluto alla tua bimba,
quanto amore gli hai dato in assenza della mamma,
la accudivi, la cambiavi come fosse una bambola,
non la volevi abbandonare mai,
sempre tu volevi starle a fianco.

Neanche ai nonni,
che pure erano così amorevoli e disponibili la concedevi,
troppo amore per... [continua a leggere »]
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    Scritto da: Giuseppe Catalfamo

    Gioco

    Gioco fanciullescamente col mio cagnetto, un ridente rincorrersi, gioco con mio figlio, piccole pacche e spintarelle d'amore, gioco con voi, una maniera dissacrante per urlare che esisto, gioco edonisticamente con la vita, la mia, tanti giochi in compagnia di molti altri concorrenti che spesso... [continua a leggere »]
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      Scritto da: Giuseppe Catalfamo

      Assassina con la c

      Gli apparve repentinamente, immane figura,
      avvolta completamente da un drappo nero.
      Ve n'erano un'infinità, ma quella fu chiaro, gli apparteneva.
      Lo comprese all'istante per come gli si propose,
      arrogante e sinuosa, quasi comunicando telepaticamente.
      Non aveva occhi né corpo, sembrava un... [continua a leggere »]
      Composto venerdì 16 ottobre 2009
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        Scritto da: Giuseppe Catalfamo

        Sigilfredo. Il vero "uomo" Infame. (Completo)

        Il volo di mio padre

        17 Novembre 1982. Ore 17.30.
        Scuola Interforze di Telecomunicazioni, Slelmilit Chiavari.
        Compagnia Comando e Servizi.
        Infermeria.

        "Signor Catalfamo vada subito in fureria
        c'è una telefonata per lei".
        "Pino... sono la mamma... papà è all'ospedale,
        vieni subito a casa,
        stai... [continua a leggere »]
        Composto giovedì 19 maggio 2011
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          Scritto da: Giuseppe Catalfamo

          La voglia di uccidere

          Gustarsi la morte togliendo la vita, eleggersi a Dio Giudice dispensando la falce.
          Luciano, detto "Ombra di neve", dall'adolescenza nei meandri della psiche covava il desiderio di provare cosa volesse dire uccidere.
          Forse lo shock per desiderare tale cosa lo ebbe quando il padre gli raccontò un... [continua a leggere »]
          Composto domenica 28 giugno 2009
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            Scritto da: Giuseppe Catalfamo

            1a Parte. Sigilfredo. L'uomo più infame

            17 Novembre 1982. Ore 17.30.
            Scuola Interforze di Telecomunicazioni, Slelmilit Chiavari.
            Compagnia Comando e Servizi.
            Infermeria.

            "Signor Catalfamo vada subito in fureria
            c'è una telefonata per lei"
            "Pino... sono la mamma... papà è all'ospedale, vieni subito a casa, stai tranquillo comunque... [continua a leggere »]
            Composto domenica 20 marzo 2011
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              Scritto da: Giuseppe Catalfamo

              Non esistiamo, lo so.

              Quando mi pervade quest'aurea di saggezza s'illumina la mente e ho la verità! Sono leggero e gaudente, una foglia nel vento d'autunno, un gabbiano che volteggia senza muovere la ali, una manta nelle profondità oceaniche... non esiste né aggettivi né ossimori per descrivermi o paragonarmi... [continua a leggere »]
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                Scritto da: Giuseppe Catalfamo

                Fiaba e realtà

                Una sera d'estate, un sogno che si materializza in momento di vita, io e lei mano nella mano passeggiamo... una spiaggia, grigia, un colore cupo, sì, noi impavidi calpestiamo la sabbia quasi a voler schiacciare tutto il cupore del quotidiano... barche... evocano pescatori, gente sana, umile e... [continua a leggere »]
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                  Scritto da: Giuseppe Catalfamo
                  Mi disse che sarebbe diventata madre mentre stava catturando un piccolo Plank al 2°piano interrato della metropolitana.

                  I Plank sono gli unici animali sopravvissuti, a parte Elettra e me, all'uscita dall'asse di rotazione del pianeta nel 3075.
                  Sono insetti non gustosi ma con molto liquido, d... [continua a leggere »]
                  Composto lunedì 26 ottobre 2009
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                    Scritto da: Giuseppe Catalfamo

                    AAA Tanti come Bukowski. Rari con onore

                    Mi citofonò, al seguito due puledre di tante razze,
                    pensando di farmi cosa gradita.
                    Effettivamente il primo bagliore fu d "approvazione,
                    avevano due culi che parlavano,
                    e ci fu un tempo che comprendevo pure il cirillico stretto.
                    Lui, Stefano, lo avevo" convocato "svariate volte in quella lunga... [continua a leggere »]
                    Composto mercoledì 23 marzo 2011
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