Nella grotta, tra oro incenso e mirra, in un giaciglio di paglia, se ne stava luminosa e sorridente, con le braccine aperte in segno di pace universale, la rubiconda statuetta di Zeman.
E in un momento di allegria, quanto tu possa fare bella mostra del tuo eterno e idiota sogghigno mettendoti in risalto con una risata crepuscolare ti venga un "raschio" in gola talmente potente che a forza di tossire ti si scolli il velopendulo e in caduta libera lungo l'esofago ti vada a tappare nell'ordine: polmoni, bocca dello stomaco e buco del culo.