Scritta da: Andrea Manfrè
in Umorismo (Chuck Norris)
Chuck Norris da piccolo amava i cartoni. Soprattutto allo stomaco.
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Chuck Norris da piccolo amava i cartoni. Soprattutto allo stomaco.
Una notte, durante un temporale, Chuck Norris è stato colpito da un fulmine. Il fulmine è morto sul colpo.
Chuck Norris ha creato un milione di posti di lavoro. Tutti becchini.
Chuck Norris un giorno ha creato un lanciafiamme urinando in un accendino.
Si narra che la leggenda delle dodici fatiche di Ercole sia in realtà il remake di una storia meno nota ma comunque ricca di pathos, Le dodici passeggiate di salute di Chuck Norris.
Quando Ken Shiro incontrò Chuck Norris gli diede un cazzotto sotto il mento e gli disse "tu sei già morto". Purtroppo non si era accorto che i peli della barba di Chuck Norris gli avevano bloccato la mano e premuto tutti i suoi punti di pressione. Ken Shiro esplose in mille pezzi.
La tastiera di Chuck Norris non ha il punto di domanda. Chuck Norris non deve chiedere. Mai.
Se in una foresta cade un albero e non c'è nessuno ad ascoltare, Chuck Norris potrà sentirne il rumore. Perché è stato lui ad abbatterlo, a calci rotanti.
Alla domanda di una giornalista "È vero che ha contato due volte fino ad infinito" dopo un paio di secondi Chuck Norris ha risposto "Ora sono tre". Subito dopo ha preso a calci rotanti la giornalista che aveva dubitato di lui.
Chuck Norris estrae cilindri dai conigli.