Scritta da: ROBERTO PISCOPO
in Umorismo (Giustificazioni)
Non sono io che vado in cerca di guai, sono i guai che trovano me.
Commenta
Non sono io che vado in cerca di guai, sono i guai che trovano me.
Per essere ironici è necessario essere autoironici, praticare insomma l'autoironismo, io pratico quello e l'autoerotismo, una volta praticavo l'erotismo in auto... sigh, bei tempi...
Prego giustificare mio figlio per l'assenza di ieri: si è slogato un polso cadendo dalle nuvole.
Sto lavorando ininterrottamente da almeno venticinque anni e non ho nemmeno un milione in banca; devo aver sbagliato qualche passaggio importante nei miei affari.
I fratelli F. giustificano il ritardo dichiarando di essere stati svegli tutta la notte a salvare il mondo assieme a "Cloud", combattendo contro "Sephiroth".
Giustifico l'assenza di mio figlio dal 12/10/06 al 04/04/08 per banale tonsillite, curata dal Dr. House.
In fede, A. B.
L'alunno s. B. entra in classe con 20 minuti di ritardo, sostenendo che la scopa volante non partiva. Al mio richiamo, con sguardo indignato, l'alunno si è diretto verso il suo banco e ha buttato i suoi libri sul banco, dopodiché mi ha guardata con disprezzo e mi ha dato della "babbana". Richiedo un colloquio immediato con i genitori.
Mia figlia H. F. non ha potuto studiare in quanto ha dovuto aiutare Sasuke a sconfiggere il fratello Itachi Uchiha.
Cordiali saluti.
Chiedo alla gent.ma professoressa A. di giustificare l'assenza di mio figlio dal 7/02 al 24/02 per trattative di pace in Afghanistan e in Iran, oltre che per permanenza alla Casa Bianca e assistenza alle elezioni americane.
Sono arrivato in ritardo, perché il tram ha bucato una ruota.