Scritta da: Luca Cape
in Umorismo (Giochi di parole)
"Festa di Natale". Sì, di na tale ipocrisia.
Composta venerdì 8 gennaio 2016
"Festa di Natale". Sì, di na tale ipocrisia.
Parenti serpenti: vipere velenose che morsicano anche senza denti.
Se sei in compagnia e non hai voglia di essere il primo a passare per idiota, ti basta stare zitto e aspettare che qualcun altro scemo apra la bocca e dica qualche sciocchezza prima di te.
La mia avversione verso Berlusconi non è per niente gratuita e non ha mica nulla a che fare con la sua altezza fisica, tanto che, oltre ad essere sempre stato un fan accanito di Danny Devito, amo da morire Biancaneve, i Sette Nani e, per un motivo tutto mio, ancor di più il Principe Azzurro. Lo ripudio e così come tutte le cose che lo riguardano in virtù del suo nanismo mentale e soprattutto morale. Se fosse un cittadino comune, sarebbe già in galera da un bel po'.
Ho paura del silenzio inodoro. Mi rende gli occhi muti, le orecchie cieche e la bocca sorda.
Perché poi proviamo particolare piacere piagnucolando penosissime preghiere? Probabilmente perché padreterno preferisce pensarci piangenti, possibilmente puritani penitenti? Procuraci pane, preghiamo. Perdona peccati! Paiono parole pesanti perché presentano pervicace prostrazione. Poi passiamo per presuntuosi presentandoci pii presso paradiso. Passaggio proibito! Precettato per pianto perenne! Peccato! Potevo passare periodi più positivi passeggiando per parchi, prediligendo pane, pasta, pappandomi piatti, prelibate pentole piene. Piluccando pasticcini, procrastinando parchi pranzi, passando piccole porzioni. Potevo pensare più piacevolmente poltrendo presso piacevoli piccanti professioniste. Presto percorrerò penosi passaggi patendo pesanti punizioni. Pazienza!
L'esistenzialista indoss'abiti confezionati dalle Sartre.
Io son un tipo il cui tipo è tipicamente atipico, ma non per questo utopisticamente utopico.