Facendo l'appello e notando l'assenza dell'alunno S., mi viene detto dall'alunno C. di non preoccuparmi. Quest'ultimo estrae il portafoglio, lo apre, e simulando di parlare ad una terza persona urla "Scott: teletrasporto! " con fragorosi effetti sonori fatti con la bocca. L'alunno S. fuoriesce dall'armadio.
Dopo sette verifiche insufficienti nella mia materia (matematica), l'alunno Fabio V., prende un sei in una verifica creata appositamente per il suo recupero, alla riconsegna del test accende in classe 2 raudi e una fontana pirotecnica creando il delirio più assurdo in classe. Altri otto alunni, suoi complici, stappano bottiglie di champagne e chiedono alla sottoscritta di bersi un goccino! Si richiedono seri provvedimenti.
F. U. e M. B. sono entrati in classe con tuniche stile crociati, con spada appesa al fianco. Hanno ordinato alla classe, chiamandola "plebaglia" che avrebbero dovuto (cito testuali parole) "prostrarsi ad i loro signori feudatari". Poi si sono girati verso di me chiamandomi "Balivo" ed ordinandomi di aumentare il rateo di frumento o mi avrebbero fatto appendere ad una forca.
Detto questo hanno ordinato che lo jus prime noctis fosse ristabilito ed hanno preso due ragazze della classe ciascuno e sono fuggiti correndo via con il loro bottino.
Gli alunni Mario C., Mario V., Roberta S., Sara B. e Vincenzo L., si prendono gioco della collega di religione, facendole credere che Mario V. è indiavolato e convincendola a lasciarli andar via per cercare un esorcista. La collega, traumatizzata, crede alla farsa dei ragazzi e li lascia fare. Richiedo provvedimenti.