Si mettano l'animo in pace i leghisti: in fin dei conti noi Italici, Padani compresi, siamo tutti figli di Roma. Anzi, se andiamo un po' più in là nella storia, siamo tutti figli di Troia.
Composta lunedì 3 maggio 2010
Si mettano l'animo in pace i leghisti: in fin dei conti noi Italici, Padani compresi, siamo tutti figli di Roma. Anzi, se andiamo un po' più in là nella storia, siamo tutti figli di Troia.
Luca Giurato: se non ci fosse, bisognerebbe non inventarlo.
Giorni fa cercavo un parcheggio in una via del centro e vedo una di quelle auto da fantascienza, tipo camion, messa di traverso in modo da occupare tre posti. Non ho resistito: sono sceso dalla mia auto armato di carta e penna e ho lasciato sul parabrezza del mostro questo messaggio: "Solo una persona come lei poteva parcheggiare così". Avrà capito?
Nel novembre scorso una pattuglia della Polizia Municipale ha pizzicato un tale che viaggiava con la sua auto a 90 km orari, dove la velocità massima consentita era di 50. Gli è stata comminata una multa di 137.55 euro, ed una decurtazione di 2 punti dalla patente di guida. Nello spazio dedicato alla dichiarazione firmata del trasgressore si legge, in stampatello: "Ho sempre più punti dell'Inter".
A uno così io conferirei la laurea honoris causa in Filosofia. Eh sì.
Osteria Ai Tre Scalini, a Portogruaro, sette di sera, ambiente odoroso di pesce alla griglia, brusio di avventori; ad un tavolo ingombro di bicchieri quattro personaggi giocano a briscola, con il solito contorno di osservatori. Il punteggio è alla pari, tre "raggi" a tre. Si gioca la bella. All'ultima mano, i perdenti buttano rabbiosamente le carte sul tavolo.
Nel silenzio quasi tombale si alza la voce schifata di uno spettatore:
"L'Inter, che 'a xe l'Inter, 'a soga meio, ma tanto meio, de valtri...".
("L'Inter, anche se è l'Inter, gioca meglio, ma molto meglio di voi...")
La differenza fra Andreotti e Bossi? Il primo ha la testa attaccata direttamente alle spalle, il secondo direttamente alle palle.
Un uomo che va dallo psicanalista dovrebbe farsi curare il cervello.
Qualcuno ha detto che dietro ogni grande uomo c'è sempre una grande donna. Verissimo, come è vero che dietro ogni grande donna c'è sempre un grande culo.
Una delle mie numerose figlie è a cena, a casa nostra.
– Ma tu ce l'hai un vocabolario, a casa tua? –Le chiedo.
– Ma papà! Sono tua figlia! Vuoi che non abbia un vocabolario? Me l'hai regalato tu, ricordi?
– Bene, bene. E lo usi?
– Se lo uso? Certo che lo uso. Se no come avrei potuto fare la montagna del presepe?
Le cifre parlano da sole, ma se è per questo anche i matti.