Bruno Cotronei

MI PRESENTO: Bruno Cotronei è nato a Napoli, ha studiato ingegneria civile, è sposato e ha una figlia. Si specializza in isolamenti e condizionamenti termoacustici e viene nominato dirigente d'una azienda di livello nazionale che mette alle sue dipendenze oltre un centinaio di persone fra impiegati e operai e gli affida la direzioni di suoi cantieri presso grandi aziende produttrici di carrozze ferroviarie. Partecipa a congressi come relatore. Successivamente costituisce una s.p.a. di cui è amministratore delegato. Poi fonda e dirige la Galleria d'arte L'isolotto a cui viene assegnato il Mercurio d'oro. Qualche anno dopo Cotronei si dedica da protagonista all'Arte, dapprima con un intenso periodo pittorico nel quale concepisce ed elabora la teoria della DUPLICITA' ANALITICA dove mescola saggiamente elementi della Geometria Analitica Cartesiana e della Psicologia Analitica Junghiana. Il grande critico Marcello Venturoli gli scrive in proposito: "Certo lei ha una provenienza, una natura schiva, di lirico scienziato. L'idea di un abbinamento della formula algebrica alla superdicie cromatica più o meno stesa e vibrante come habitat e, insieme, come secondo elemento dialettico della formula, è brillante e va senza dubbio approfondita".Poi Cotronei inizia l'attività di scrittore pubblicando con un editore romano un libro originale e utile, L'ARTE MODERNA IN SINTESI SCHEMATICA che viene molto ben accolto dal mitico prof. Bellonzi della Quadriennale d'arte di Roma. La critica militante gli dedica una ventina di recensioni fra cui quella di Guido Marè sul Corriere della Sera:" E' un libro di cui c'era bisogno. Un libro chiaro, tanto chiaro da infastidire la maggior parte dei di professione critico d'arte. Un libro d'arte scritto da un ingegnere, da una persona, mi pare dicapire, che l'arte la vive come necessità culturale". Dopo un nuovo libro di Cotronei composto di tre lunghi racconti:TRE ANGOLAZIONI DI DONNA, nel 1981 esce, nella prestigiosa collana i giorni di Sugarco edizioni, L'INSERIMENTO. Numerose recensioni lo accolgono fra le quali quella dello scrittore Guerrazzi sul Secolo XIX: "Quest'uomo che produce un Balzac è un ingegnere: è un vulcano d'idee e potrebbe diventare il Mastronardi di Napoli". A questo punto Cotronei assume la direzione editoriale di una casa editrice e pubblica un suo libro di fantascienza e fantapolitica, HITLER IN GONNELLA costruito esclusivamente per vestire un inventato diario di Hitler, frutto, però, di profonda conoscenza storica e di approfondite ricerche. Notevole il successo di pubblico(3 edizioni)e di critica fra cui quella di Arturo di Porto su Il Giornale d'Italia:"Capolavoro psicologico e storico che a buon diritto sostituisce e supera tutti i grossi volumi che pretendono di chiarire ciò che è avvenuto". Qualche mese dopo l'agenzia letteraria Eulama chiede i diritti di edizione per l'ambito linguistico spagnolo, portoghese e tedesco, il produttore Martinenghi quelli telecinematografici e la Domenica del Corriere vuole pubblicare il diario a puntate. Il grande successo, sfiorato con il diario di Hitler, giunge l'anno successivo con il saggio I SEGRETI DELL'EDITORIA.Cotronei riceve più di 100 corpose recensioni sui maggiori quotidiani e periodici; università italiane, canadesi e americane acquistano il libro e ne fanno oggetto di dibattiti e studi. Domenica In di RAI 1, lo Specchio della Vita di Telemontecarlo invitano Cotronei per dibattere sugli aspiranti scrittori. Il Congresso dei Piccoli Editori e Il Salone del Libro di Roma invitano Cotronei a tenere un discorso alle rispettive inaugurazioni. Una studentessa dell'Università di Torino ne fa oggetto della sua Tesi di Laurea. La stampa di una seconda cospicua edizione si rende necessaria e scoppia un vero caso letterario sul quale Valerio Riva (conosciutissimo direttore editoriale di Rizzoli e, prima, di Feltrinelli) si precipita da Cotronei per conoscerlo e offrirgli di scrivere con lui, a quattro mani, un secondo libro sull'argomento e gli fa questa dedica: "Caro Cotronei, adesso sa chi è questo Riva; non un neo-editoriale, ma un vetero-editoriale; e comunque un neo-amico che, spero, diventerà un suo vecchio amico".Nello stesso anno Cotronei pubblica il romanzo CONTRAPPUNTO BORGHESE per il quale il prof. Balletto, direttore editoriale della prestigiosa Marietti, aveva fatto fuoco e fiamme per inserirlo subito nella sua casa editrice. Poi una serie di ritardi e di stranezze faceva decidere avventatamente Cotronei di abbandonare Marietti che invece, dopo poco pubblicava Roberto Pazzi (cui aveva preferito Cotronei) e lo conduceva a grandi successi nel maggiore premio letterario italiano, Il Campiello. Il libro, sia pure con un editore meno prestigioso usciva e otteneva notevoli consensi critici fra i quali quello dello scrittore Domenico Rea che così lo recensiva:"Fare il nome del primo Thomas Mann non è occasionale o azzardato, al contrario. L'autore ha una maniera di trattare il viscerale psicoanalitico quasi volesse razionalizzare il flusso coscenziale joiciano. Persino la punteggiatura in questo libro ha un peso determinante. Ha lo strazio dell'ironia e la funzionalità del contrappunto haydiano".Seguono altri libri ed altri successi di Cotronei: I SEGRETI DEL MONDO ARTISTICO; IL DOPOSEGRETI DELL'EDITORIA; PADRONI ATTENZIONE! L'ARTE PITTORICA IN SINTESI SCHEMATICA; ANATOMIA DEL SUCCESSO; UN COLOSSALE ABBAGLIO; IL GRANDE GIOCO; I 5 DUCI A CONFRONTO, STORIA COMPARATA DI...; L'ASPIRANTE SCRITTORE E l'EDITORIA del quale lo scrittore Campolieti sul Gazzettino di Venezia, in un articolo su sei colonne diceva: " Troviamo una risposta sufficientemente appagante in un recente phamplet di Bruno Cotronei, che va segnalato quale indagine coraggiosa e attenta ma pure come una sorta di quadro di costume, di saggio di antropologia letteraria". E lo scrittore Rugarli su Repubblica anche lui in un articolo a tutta pagina: "Il libro di Cotronei è più serio e più credibile: sa che di editori si può morire".Parallelamente all'attività di scrittore Cotronei ha svolto quella di pubblicista nelle pagine culturali di una ventina di quotidiani e di una diecina di periodici. I suoi articoli sono nelle emeroteche e i suoi libri presso le Biblioteche Nazionali delle principali città. E' recentemente uscito, edito da Laterza e curato dall'ENAP,il volume "L'ALBO DEGLI SCRITTORI" (che sarà in tutte le Università, licei, e Biblioteche Nazionali) dove Cotronei è inserito, unitamente ad uno scelto e limitato numero di colleghi, con un pezzo significativo delle sue qualità narrative.[/b]
10 anni e 7 mesi fa

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    Bruno Cotronei MI PRESENTO: Bruno Cotronei è nato a Napoli, ha studiato ingegneria civile, è sposato e ha una figlia. Si specializza in isolamenti e condizionamenti termoacustici e viene nominato dirigente d'una azienda di livello nazionale che mette alle sue dipendenze oltre un centinaio di persone fra impiegati e operai e gli affida la direzioni di suoi cantieri presso grandi aziende produttrici di carrozze ferroviarie. Partecipa a congressi come relatore. Successivamente costituisce una s.p.a. di cui è amministratore delegato. Poi fonda e dirige la Galleria d'arte L'isolotto a cui viene assegnato il Mercurio d'oro. Qualche anno dopo Cotronei si dedica da protagonista all'Arte, dapprima con un intenso periodo pittorico nel quale concepisce ed elabora la teoria della DUPLICITA' ANALITICA dove mescola saggiamente elementi della Geometria Analitica Cartesiana e della Psicologia Analitica Junghiana. Il grande critico Marcello Venturoli gli scrive in proposito: "Certo lei ha una provenienza, una natura schiva, di lirico scienziato. L'idea di un abbinamento della formula algebrica alla superdicie cromatica più o meno stesa e vibrante come habitat e, insieme, come secondo elemento dialettico della formula, è brillante e va senza dubbio approfondita".Poi Cotronei inizia l'attività di scrittore pubblicando con un editore romano un libro originale e utile, L'ARTE MODERNA IN SINTESI SCHEMATICA che viene molto ben accolto dal mitico prof. Bellonzi della Quadriennale d'arte di Roma. La critica militante gli dedica una ventina di recensioni fra cui quella di Guido Marè sul Corriere della Sera:" E' un libro di cui c'era bisogno. Un libro chiaro, tanto chiaro da infastidire la maggior parte dei di professione critico d'arte. Un libro d'arte scritto da un ingegnere, da una persona, mi pare dicapire, che l'arte la vive come necessità culturale". Dopo un nuovo libro di Cotronei composto di tre lunghi racconti:TRE ANGOLAZIONI DI DONNA, nel 1981 esce, nella prestigiosa collana i giorni di Sugarco edizioni, L'INSERIMENTO. Numerose recensioni lo accolgono fra le quali quella dello scrittore Guerrazzi sul Secolo XIX: "Quest'uomo che produce un Balzac è un ingegnere: è un vulcano d'idee e potrebbe diventare il Mastronardi di Napoli". A questo punto Cotronei assume la direzione editoriale di una casa editrice e pubblica un suo libro di fantascienza e fantapolitica, HITLER IN GONNELLA costruito esclusivamente per vestire un inventato diario di Hitler, frutto, però, di profonda conoscenza storica e di approfondite ricerche. Notevole il successo di pubblico(3 edizioni)e di critica fra cui quella di Arturo di Porto su Il Giornale d'Italia:"Capolavoro psicologico e storico che a buon diritto sostituisce e supera tutti i grossi volumi che pretendono di chiarire ciò che è avvenuto". Qualche mese dopo l'agenzia letteraria Eulama chiede i diritti di edizione per l'ambito linguistico spagnolo, portoghese e tedesco, il produttore Martinenghi quelli telecinematografici e la Domenica del Corriere vuole pubblicare il diario a puntate. Il grande successo, sfiorato con il diario di Hitler, giunge l'anno successivo con il saggio I SEGRETI DELL'EDITORIA.Cotronei riceve più di 100 corpose recensioni sui maggiori quotidiani e periodici; università italiane, canadesi e americane acquistano il libro e ne fanno oggetto di dibattiti e studi. Domenica In di RAI 1, lo Specchio della Vita di Telemontecarlo invitano Cotronei per dibattere sugli aspiranti scrittori. Il Congresso dei Piccoli Editori e Il Salone del Libro di Roma invitano Cotronei a tenere un discorso alle rispettive inaugurazioni. Una studentessa dell'Università di Torino ne fa oggetto della sua Tesi di Laurea. La stampa di una seconda cospicua edizione si rende necessaria e scoppia un vero caso letterario sul quale Valerio Riva (conosciutissimo direttore editoriale di Rizzoli e, prima, di Feltrinelli) si precipita da Cotronei per conoscerlo e offrirgli di scrivere con lui, a quattro mani, un secondo libro sull'argomento e gli fa questa dedica: "Caro Cotronei, adesso sa chi è questo Riva; non un neo-editoriale, ma un vetero-editoriale; e comunque un neo-amico che, spero, diventerà un suo vecchio amico".Nello stesso anno Cotronei pubblica il romanzo CONTRAPPUNTO BORGHESE per il quale il prof. Balletto, direttore editoriale della prestigiosa Marietti, aveva fatto fuoco e fiamme per inserirlo subito nella sua casa editrice. Poi una serie di ritardi e di stranezze faceva decidere avventatamente Cotronei di abbandonare Marietti che invece, dopo poco pubblicava Roberto Pazzi (cui aveva preferito Cotronei) e lo conduceva a grandi successi nel maggiore premio letterario italiano, Il Campiello. Il libro, sia pure con un editore meno prestigioso usciva e otteneva notevoli consensi critici fra i quali quello dello scrittore Domenico Rea che così lo recensiva:"Fare il nome del primo Thomas Mann non è occasionale o azzardato, al contrario. L'autore ha una maniera di trattare il viscerale psicoanalitico quasi volesse razionalizzare il flusso coscenziale joiciano. Persino la punteggiatura in questo libro ha un peso determinante. Ha lo strazio dell'ironia e la funzionalità del contrappunto haydiano".Seguono altri libri ed altri successi di Cotronei: I SEGRETI DEL MONDO ARTISTICO; IL DOPOSEGRETI DELL'EDITORIA; PADRONI ATTENZIONE! L'ARTE PITTORICA IN SINTESI SCHEMATICA; ANATOMIA DEL SUCCESSO; UN COLOSSALE ABBAGLIO; IL GRANDE GIOCO; I 5 DUCI A CONFRONTO, STORIA COMPARATA DI...; L'ASPIRANTE SCRITTORE E l'EDITORIA del quale lo scrittore Campolieti sul Gazzettino di Venezia, in un articolo su sei colonne diceva: " Troviamo una risposta sufficientemente appagante in un recente phamplet di Bruno Cotronei, che va segnalato quale indagine coraggiosa e attenta ma pure come una sorta di quadro di costume, di saggio di antropologia letteraria". E lo scrittore Rugarli su Repubblica anche lui in un articolo a tutta pagina: "Il libro di Cotronei è più serio e più credibile: sa che di editori si può morire".Parallelamente all'attività di scrittore Cotronei ha svolto quella di pubblicista nelle pagine culturali di una ventina di quotidiani e di una diecina di periodici. I suoi articoli sono nelle emeroteche e i suoi libri presso le Biblioteche Nazionali delle principali città. E' recentemente uscito, edito da Laterza e curato dall'ENAP,il volume "L'ALBO DEGLI SCRITTORI" (che sarà in tutte le Università, licei, e Biblioteche Nazionali) dove Cotronei è inserito, unitamente ad uno scelto e limitato numero di colleghi, con un pezzo significativo delle sue qualità narrative.[/b] 10 anni e 7 mesi fa