NO! è davvero bellissima... ti giuro Michele mi paice tanto.
E' proprio quello che sento in questo momento, proprio quello che vorrei dire. Quando due persone non stanno più insieme è come se si vivesse una sorta di attesa, come se ci si aspettasse una sorta di colpo di scena... ma non accade niente. Ed è bruttissimo perchè invece, al contrario di quel che accade per la mente che può cercare di dimenticare in fretta, i corpi hanno una loro memoria, ricordano il calore degli abbracci ricevuti, la passione, il trasporto, il bisogno... accorgersi che non è più lo stesso da parte dell'altra persona è spiazzante. Bravo ancora anche se so che non mi credi!
14 anni e 6 mesi fa
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Bellissima! Il sentimento che travolge la scrittura, che investe gli argini di una struttura logica, della sintassi: è la riprova di quanto può la scrittura! Rende intellegibile il dolore, rende esprimibile ciò che è represso, chiuso dentro l'anima, dentro le viscere!!! Alessandro sei stato bravissimo... sei stato bravissimo a lasciare che l'anima parlasse attraverso questo scritto. So di cosa parli, conosco l'impotenza che si prova di fronte al dolore di chi amiamo, il senso di rabbia per non essere abbastanza, per non riuscire a riempire con la nostra solo presenza, con il fatto di esserci, tutti i vuoti di una vita che diventa una non vita. Solo l'amore che hai dentro può trovare la strada per raggiungere il cuore di tua madre e parlare con lei in un dialogo silenzioso e profondissimo! Auguri. Moira
14 anni e 8 mesi fa
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Rimpianti... rimorsi... Non so se sia peggio sopravvivere alla morte delle nostre illusioni, delle nostre speranze, dei nostri sogni oppure vivere nell'amarezza di aver tentato il tutto per tutto per realizzarli, anche a scapito del concetto di giusto o sbagliato, anche a costo di procurare sofferenza o dolore ad altri. Non lo so cosa sia meglio. E così nel dubbio lascio che la vita scorra davanti a me e qualche volta mi accorgo che la sto solo guardando, come una spettatrice attonita che contempla lo spettacolo del mondo che va avanti senza che ci sia davvero bisogno di fare qualcosa. Le decisioni che prendiamo non sono mai veramente nostre anche se sarebbe onorevole pensare che sto rinunciando alla mia felicità, alla mia speranza, alla mia salvezza solo per il bene di qualcuno che è mille volte più importante di me, ma in realtà percorrerei la mia vita a ritroso mille volte per trovare un solo angolo di serenità in cui vivere con te anche un solo giorno. Ma la vita dà le sue carte, e le mie erano perdenti in partenza, così la mia partita è finita ed esco dal gioco anche se non potrò mai cancellare il rimpianto e la gioia immensa di averti conosciuto, anche se rimarrà per sempre nel mio cuore il tuo profumo, il tuo ricordo e il privilegio di averti amato.
14 anni e 6 mesi fa
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a volte vediamo solo quello che ci piace vedere.... ci innamoriamo dell'immagine che abbiamo della persona che ci sta vicina perchè corrisponde ai nostri desideri e perdiamo l'occasione di cogliere davvero la sua essenza, di conoscerla fino in fondo. E per questo spesso ne siamo delusi.
14 anni e 7 mesi fa
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Secondo me l'imparzialità dello scrittore o del giornalista è una bella utopia. Chiunque scriva e trovi qualcuno che lo legge è nella posizione di poter in qualche modo condizionare l'opione di chi legge con il proprio ragionamento al quale il lettore non può rispondere in modo diretto in un confronto per così dire alla pari. Penso però che tra tutti i mezzi di comunicazione la scrittura sia la più "democratica" in quanto comunque permette una rielaborazione, da parte del fruitore, del contenuto che viene espresso perchè chi legge può ritornare indietro, può trattenere ciò che più lo ha convinto e rifiutare ciò non lo trova concorde, può giudicare criticamente anche attraverso un processo di più lento di meditazione e formare in un secondo momento la propria opinione dei fatti. Comunque ogni scrittore (dal giornalista al romanziere) filtra la realtà che descrive attraverso i propri occhi, attraverso le proprie esperienze e sceglie (più o meno consapevolmente) di dare rilievo ad un aspetto piuttosto che ad un altro della medesima notizia, di seguire una determinata fonte piuttosto che un'altra. Lo scrittore non è un vaso vuoto dentro cui si possa calare la notizia... in quanto dotato a priori di un proprio vissuto, egli può soltanto cercare di epurare il più possibile i suoi scritti dalle faziosità più evidenti e cercare di non stravolgere in modo arbitrario la verità che cerca di raccontare.Quindi sono d'accordo con il nostro autore e darò un voto alto!
14 anni e 8 mesi fa
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pensare è scegliere tra il sì ed il no: meno male che a volte non pensiamo ed è il nostro cuore che sceglie, altrimenti quanti no avrei detto e quante cose belle avrei perso.
14 anni e 7 mesi fa
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la cosa più difficile per chi scrive è dare alle parole (in rima o no)la forza espressiva, la potenza delle immagini che sono più immediate, più "democratiche", fruibili.
Chi ci riesce a mio giudizio è un poeta, uno scrittore. Chi non ci riesce è uno che scrive.
Secondo me la forza di queste parole è innegabile, è cristallina.
Perciò Paul rassegnati... sei uno scrittore!
14 anni e 7 mesi fa
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E' proprio quello che sento in questo momento, proprio quello che vorrei dire. Quando due persone non stanno più insieme è come se si vivesse una sorta di attesa, come se ci si aspettasse una sorta di colpo di scena... ma non accade niente. Ed è bruttissimo perchè invece, al contrario di quel che accade per la mente che può cercare di dimenticare in fretta, i corpi hanno una loro memoria, ricordano il calore degli abbracci ricevuti, la passione, il trasporto, il bisogno... accorgersi che non è più lo stesso da parte dell'altra persona è spiazzante. Bravo ancora anche se so che non mi credi!
Chi ci riesce a mio giudizio è un poeta, uno scrittore. Chi non ci riesce è uno che scrive.
Secondo me la forza di queste parole è innegabile, è cristallina.
Perciò Paul rassegnati... sei uno scrittore!