bellissima poesia molto vicina alla mia sensibilità. A parte la difinizione di "poeta" che purtroppo non mi si addice, ho spesso provato il senso di esclusione e di esilio di cui si parla nel componimento, come se avere una sensibilità piuttosto spiccata attraverso cui vedere, percepire il mondo fosse da un lato un dono meraviglioso (le grandi ali dell'albatro che lo rendono il pricipe dei nembi, che gli permettono di fare del suo volo non solo un esercizio di muscoli finalizzato alla sopravvivenza ma anche e soprattutto una maestosa dimostrazione di potenza e bellezza, una sfida al cielo e ai propri limiti)e dall'altro un ingombrante fardello che non ti permette di amalgamarti, di confonderti con la mischia, di sentirti completamente integrata.
beh che dire? questo componimento è meravigliosamente bello. Da sempre il mare è metafora della vita dell'uomo: c'è nel mare la forza selvaggia, il fascino misterioso, l'infinita grandezza.... L'Uomo che crede di averlo compreso, l'Uomo che crede di poterlo dominare,che crede di conoscerlo e di poterlo delimitare cede all'illusione di essere infinito e ne perisce... il mare è il destino che nessuno di noi conosce al quale talvolta ci affidiamo con la nostra piccola barca di carta cercando di cavalcare i marosi... una lotta impari dalla quale nessuno può uscire vincitore ma che è il senso ultimo del nostro esistere.
E' meravigliosamente bella, calda, vibrante di emozione, viva..... amore, paura, desiderio di annullarsi, voglia di lasciarsi amare.... amore e morte. Che uomo Neruda!!!!
Non esiste donna al mondo che non vorrebbe questi versi per sè. grazie
bevo al calice dei ricordi perchè a volte sono tutto ciò che rimane. il sapore è amaro e dolce assieme: amaro come la medicina necessaria alla vita; dolce come il nettare che nutre l'anima e la salva dall'oblio.
ANCHE IO PENSO CHE SIA MOLTO VERA.... OGNI PASSO VERSO UN NUOVO GIORNO E' GIA' LA SCELTA, E' GIA' LA DECISIONE DI VIVERE, DI IMPEGNARSI, DI CAMBIARE LE COSE.
Il tempo, l'accettazione di sè, la volontà... toccare il fondo e trovarsi di fronte la morte o la vita e capire che si può scegliere.... ma la scelta è radicale e una volta fatta non si può più tornare indietro. Ogni persona prima o poi conosce questi abissi, ogni persona tocca con mano la malattia ma ogniuno sa già in cuore suo quale sarà la medicina. L'indifferenza, l'anestesia totale sono sintomi di un'anima che si difende dal dolore, che si involve per non sentire, per non soffrire. Bisogna riabituarsi a sentire a poco a poco, a piccoli sorsi , come quando si insegna ad un bambino a mangiare durante lo svezzamento... se avrai la forza ed il coraggio, ma soprattutto l'amore necessari per fare questo lui ti dovrà la sua vita.... ma forse non ti amerà. Auguri Moira
Non esiste donna al mondo che non vorrebbe questi versi per sè. grazie