Il dolore è l'esperienza più forte e più vera della nostra vita, è una lente attraverso cui è possibile vedere il mondo in modo nuovo.
Il dolore è antico, talvolta nasce con noi o prima di noi. Nel superamento del nostro dolore intimo e profondo, nell'accettazione e nell'elaborazione di questo nostro male, sta la più grande e formidabile ricerca: quella della libertà del nostro essere uomini e donne, della conoscenza vera che parte da dentro per espandersi verso l'esterno. Chi rifiuta il dolore e ne fugge in realtà fugge da se stesso. Grazie per il commento.
Scrivere è catturare la realtà e portarla all'interno, rederla tua, filtrarla attraverso la tua sensibilità e attraverso il tuo vissuto, confrontarla con il tuo mondo, sezionarla e rielaborarla arricchendola della sostanza del tuo io ed infine renderla di nuovo agli altri attraverso le parole e le sensazioni che esse sanno provocare: scrivere è un processo osmotico!! E' un bisogno dell'anima che pretende di essere nutrita al pari del corpo.
grazie.. anche se purtroppo siccome sono ancora alle prime armi e assolutamente "acerba" come apprendista poetessa... c'è una brutta ripetizione al secondo verso: "lentamente .... lento"...aiutatemi nella correzione!
quanto al sentimento, è evidente dalle imprecisioni di forma e di stile che è sincero e pressante, così forte che per me diventa difficile imbrigliarlo nelle maglie di una struttura logica efficace.
non so se succede anche ad altri ma mi risulta difficilissimo scrivere quando il sentimento ed il contenuto è vivo, presente, pressante perchè scaturisce di getto in modo istintivo, mentre talvolta penso che bisognerebbe lasciare che sedimenti, che maturi, affinchè sia più facile esprimerlo attraverso una ricerca di parole ed espressioni più efficace e forte.
molto bella! risparmiarsi per cosa, risparmiarsi per chi!
dare tutto fino in fondo, sporcarsi le mani, prendere posizione, giusta o sbagliata che sia... difendere sempre ciò in cui si crede anche se domani potrebbe essere qualcosa di diverso da ciò in cui si crede oggi... vedere la vita qualche volta anche dall'altra parte, dalla parte scomoda del televisore, dalla parte dalla quale la vita si fa e non si guarda annoiati dopo una giornata in cui si è fatto solo il minimo indispensabile alla sopravvivenza!!!! Questo secondo me significa dare un un senso all'esistenza!
Il dolore è antico, talvolta nasce con noi o prima di noi. Nel superamento del nostro dolore intimo e profondo, nell'accettazione e nell'elaborazione di questo nostro male, sta la più grande e formidabile ricerca: quella della libertà del nostro essere uomini e donne, della conoscenza vera che parte da dentro per espandersi verso l'esterno. Chi rifiuta il dolore e ne fugge in realtà fugge da se stesso. Grazie per il commento.
quanto al sentimento, è evidente dalle imprecisioni di forma e di stile che è sincero e pressante, così forte che per me diventa difficile imbrigliarlo nelle maglie di una struttura logica efficace.
non so se succede anche ad altri ma mi risulta difficilissimo scrivere quando il sentimento ed il contenuto è vivo, presente, pressante perchè scaturisce di getto in modo istintivo, mentre talvolta penso che bisognerebbe lasciare che sedimenti, che maturi, affinchè sia più facile esprimerlo attraverso una ricerca di parole ed espressioni più efficace e forte.
dare tutto fino in fondo, sporcarsi le mani, prendere posizione, giusta o sbagliata che sia... difendere sempre ciò in cui si crede anche se domani potrebbe essere qualcosa di diverso da ciò in cui si crede oggi... vedere la vita qualche volta anche dall'altra parte, dalla parte scomoda del televisore, dalla parte dalla quale la vita si fa e non si guarda annoiati dopo una giornata in cui si è fatto solo il minimo indispensabile alla sopravvivenza!!!! Questo secondo me significa dare un un senso all'esistenza!