Come si chiama quella sensazione che più hai paura e più hai il coraggio di essere felice.
Composta mercoledì 19 agosto 2009
Come si chiama quella sensazione che più hai paura e più hai il coraggio di essere felice.
Quando niente è tutto... tutto diventa interessante.
Capita, a volte. Sono quei giorni lì, quei non-giorni perché la tua testa non c'è, lontana, via da qui, dal reale stato delle cose. È seduta su quel ramo di ciliegio, dove i gatti arrivano impavidi. Dove acchiappano l'istante da un'altra angolazione. Da lì si lavora più di altri giorni in cui si è travolti a rincorrere l'appuntamento con il tempo. E le donne, più di altri esseri lo sanno bene!
Io voglio un cielo tutto mio. Un cielo nuovo ancora da scartare o al massimo lavato e stirato, con le nuvole che sanno di buono anche se piove. Perché credo di meritarlo come donna o semplicemente perché il blu è il mio colore preferito. Un cielo solo mio, dove poter volare se serve o semplicemente sedere ai suoi bordi per godermi il panorama - Pensieri leggeri e piedi dondolanti che giocano a sfiorare la realtà.
Devo creare un sistema, oppure essere schiavo di quello di qualcun altro.
Esiliata lontano da lei, dolce rassicurante amante della lenta vita che scorre. Fiore da aprire, ma mai con sorpresa, il suo odore addormenta ma non inebria. Se tornasse nei miei giorni, forse mi sentirei a casa, ritroverei il viso a cui regalare un sorriso. Rimpiango un'azione prevedibile, un abbraccio conosciuto sin troppo bene. Il tempo mi allontana da questo stato e lamento la sua mancanza come una vedova che in cuor suo sa bene che il tempo non cura ma squarcia forte la sua ferita immortale.
Ti lascio fare, ti lascio vivere la tua vita, ti permetto di sentirti quello che è stato ferito ed abbandonato, ma ti faccio sentire che ci sono ancora. Vuoi altro forse? Cosa vuoi che faccia? Che mi inginocchi a pregare il tuo Dio? Non più, grazie. Piuttosto potremmo imparare a stare in piedi insieme, sarebbe ancora per me la preghiera di ringraziamento più autentica che nasce dalla mia anima lacerata... Lanciamo ancora una volta i dadi insieme? Cosa potremmo perderci? Ora, da grandi. Pensiamoci.
A volte sarei capace
di darti tutto il mondo
in cabio di un tuo
sguardo, ma poi
vedo che c'è chi lo ha
senza nulla in cambio.