Capire di essere solo un peso per chi amo. Vergogna sulle mie guance. Fingere che tutto vada bene. Trattenere le lacrime. Desiderare di sparire. Il cuore a pezzi dentro al petto. Inabissarsi nel dolore...
Escludendoti dalla mia vita credevo di potermi liberare di te, ma ora capisco che era solo un'illusione. Giuro che non l'ho fatto con cattiveria, ma solo per non finire con l'odiarti. Sono stanca del mio cassetto di ricordi che continua a vomitarmi addosso un sacco di cose che vorrei solo dimenticare. E più passa il tempo, più mi chiedo se mai riuscirò a non pensare a quei dolci attimi, oramai appartenenti ad un passato che non tornerà, che ancora adesso mi fanno dannatamente soffrire...
Quando insegui i tuoi sogni sei come una stella che brilla. E io non mi stancherò mai di alzare lo sguardo al cielo e osservarti, mentre mi avvolgi nella tua luce. Ti amo.
Prenderò la giornata di oggi come un altro punto di inizio e, alzandomi dal letto, sorriderò al mondo prendendo come esempio il sole che brilla anche dopo il più violento degli acquazzoni.
Lascia strappi questo mio inutile cuore. E non piangere dicendomi che così perderò la parte più importante di me. In questo mondo, nessuno dà valore ai sentimenti. E c'è solo tristezza in me. Voglio separarmi da questo cuore, diventato un fardello troppo pesante da sopportare. Asciugo le tue lacrime e ti chiedo di non versarne altre per me. Voglio essere una bambola. Non proverò più amore, né dolore. E verrò messa tra le altre bambole, uguale seppur diversa. Con solo un corpo da amare.
Come se fosse un film, guardo la mia vita da semplice spettatrice. E, tutto ciò che mi circonda, non fa altro che aumentare quella sensazione di essere lì, ma non per davvero. Mi sento così a disagio che vorrei sparire. Non sono mai stata veramente me stessa se non a sprazzi, come una di quelle lucine intermittenti che vengono utilizzate per decorare gli alberi di Natale. Sono stanca di accendermi e spegnermi. Più mi illumino, più mi sento vuota ed inutile dopo. Lasciatemi staccare la spina.
Vorrei che ti prendessi cura di lei, Dio. Lei che non vuole più saperne di me. Vorrei solo che avesse qualcuno accanto che la sostenesse nel suo cammino. Vorrei seguirla io, anche da lontano, ma non ho alcun diritto di farlo e non ho nessun altro di cui possa fidarmi. Quindi rimango nascosto e lo chiedo a te. Sì, ci sono cose più importanti a cui dovresti pensare, ma non è colpa mia. È colpa tua, Dio, perché sei tu che hai insegnato a noi uomini cosa significhi "Amare".
Vorrei che tu ti fidassi di me. Vorrei conoscere le tue angosce e le tue paure, così da poterti consolare. Vorrei sapere i tuoi desideri, i tuoi sogni, le tue aspirazioni ed aiutarti a realizzarli. E, quando sarai triste e piangerai, vorrei asciugare le tue lacrime e farti sorridere. Mentre, quando sarai abbattuto, io ti mostrerò che c'è sempre qualcosa di bello per cui alzarsi la mattina e ringraziare di essere al mondo. Ma, più di ogni altra cosa, vorrei capirti come sai fare tu.