È l'alba. I sogni svaniscono e lasciano spazio a uno sterminato e indistinto grigio. È il momento del nulla. Le distanze tornano ad allungarsi, le reciproche contaminazioni sono ostacolate dalla coscienza trascinata in dote dall'approssimarsi del nuovo giorno.
È bellissimo questo luogo mentre è a cavallo tra notte e giorno. Ci si trova a camminare sopra una corda, in equilibrio tra due mondi, senza rete sotto eppure senza paura. Mettendosi in ascolto con attenzione, si può percepire il silenzio del buio che se ne sta andando scontrarsi con il rumore e i colori del mattino. Il profumo che sale dal mare è intenso e regala alla terra ferma una percezione di vitalità che ogni volta appare diversa e non diventa mai abitudine.
Il confine tra realtà e fantasia è così sottile da risultare etereo. C'è chi si prepara, coscientemente. C'è chi si dirige verso questo nuovo frammento di sé inconsapevole. C'è chi rincorre i pensieri. C'è chi li precede. C'è chi li inventa. Tutti, proprio tutti, danzano.