Scritta da: Luciana Prisciandaro
Mi piacerebbe sbagliare aereo e vedere cosa accade.
Composta domenica 26 giugno 2016
Mi piacerebbe sbagliare aereo e vedere cosa accade.
Partire non è solo interrompere la sequenza del quotidiano. Ma anche uno spostare la visuale, un ribaltamento di percezione.
Ciò che lasciamo alle spalle, al nostro ritorno, non sarà più lo stesso.
Un paese non è solo geografia, ma una destinazione del cuore. Andargli verso non è solo la programmazione di un itinerario ma piuttosto la messa in moto del nostro profondo. Un incontro che può smentire le attese e piacevolmente sorprenderci. Un intersecarsi di suoni e di profumi che ci rimarranno addosso a confortarci dopo il distacco.
Ci sono i luoghi cartolina e quelli che prendono forma allorché vi siamo approdati. Ci sono i viaggi che si studiano e quelli che svicolano da ogni logica. Partire è inoltrarsi in un territorio magico!
Appartenere ad un tempo e ad una storia è la nostra forza, ma anche il nostro limite.
È meglio che certi amori si estinguano allo stato nascente. Non verranno attaccati dalle muffe.