Scritta da: Dario A.
in Poesie (Poesie personali)
E la sua risata
come un diapason
accorda l'anima sulle note dell'amore.
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E la sua risata
come un diapason
accorda l'anima sulle note dell'amore.
Sognare infinite volte, volare ad un metro dal suolo
per immergersi tra le nubi del suo aulente corpo,
ecco il tarlo che corrode costante il mio cuore!
Una sublime effigie di dea, invade ogni angolo ottuso
della mente perversa, celando un amore veemente
destinato ad un'innata disfatta...
Lo scorpione dalle chele d'oro, avanza famelico
tra le oscure note di una notte ubriaca; lento e seducente
avvicina il suo dolce veleno
alle labbra della preda designata.
Come un canto di sirene, amore e dolore pervadono il putrido corpo,
destando il riprovevole stupore delle membra attonite;
pochi attimi ancora, prima dell'arrivo della falce tenebrosa!
Soddisfatto e sconfitto lo scorpione torna tra la sabbia ardente
Di un deserto d'ossa, lasciando dietro
L'aulente ombra della morte...
Annegando tra le tue viscere, vorrei risorgere come una fenice,
per saziare il tuo inerte corpo di sublimi piaceri.
Divorare ogni nota del tuo essere, lacerando il tuo cuore
con aguzze parole d'amore.
Svegliato dal sangue zampillante delle tue membra esterrefatte, per
Svanire come un vampiro nella fioca luce del mattino...
Assiso in un trono d'orgoglio, privo di ogni emozione il cuore tende alla deriva, cercando un effimero amore dalle mille luci...
Ispirati dalle note notturne, solitari e privi di senso i pensieri si accalcano tra i meandri lesi di una mente labile, così sconfitto e vigliacco l'occhio vorace si spegne sotto il riflesso di un candido soffitto.
Come di un sole dai mille volti,
il mio viso ne assume le
sembianze, al naufragar
dei miei occhi, nel
più profondo degli abissi.