Perchè?
Perché non mi vuoi svelar
Qual pensiero ti sovvien
Allor che il mesto sguardo
Volgi lungi dai consueti confini?
Perché temi che io voglia
Con mano incerta, darti
Mero conforto, anziché
Nel tuo conflitto,
nelle tue dita tremanti,
cercar io stesso, il tuo calore?
Poi il capo chini e ancor
le serrate labbra non dischiudi,
allorché nell'ansimo d'un singhiozzo
soffocato mi riveli il travaglio
dell'animo tuo incompreso e sfratto.
Eppur non solitario il tuo pianto
Scivolerà al suolo, seppur'sì mite
Silenzioso e timido: con dolce arroganza
Non mi scosto, e neppur tu m'allontani,
bensì mi stringi, ora furiosa nel tuo soffrire,
le tue calde lacrime sul mio viso
storpiato, disfatto da un dolore
che seppur diverso,
non sa tacere.
Composta domenica 7 ottobre 2012
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