Senza preavviso, ho visto i tuoi occhi rischiararsi nei miei.
Ho visto le scintille, i fuochi e quell'ardore tipico di chi si invaghisce pazzamente.
A sprazzi ho osservato la tua anima e in pochi istanti me ne sono innamorato.
L'apogeo del mio cuore ha risvegliato realtà che avevo tenuto ben nascoste e ha fracassato la mia debole mente: bagliori dorati mi invitano a sottomettermi, luci troppo intense mi costringono a camminare a tentoni.
Quello che farò non so, ma ho deciso di non affidarmi più alla vista: ingannatrice per eccellenza, identità dalle molteplici falsità che induce a vedere il bello nella mostruosità più totale. Quello che vedrò, osserverò non mi ingannerà mai più.
Ho deciso che mi affiderò all'udito: i suoi battiti saranno la via maestra.
Ho deciso che mi affiderò al tatto: gli impulsi della sua anima saranno la mia forza.
Ho deciso che mi affiderò al gusto: la forza delle sue labbra sarà il mio cibo quotidiano.
Composta domenica 3 ottobre 2010
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