Paolo e il carillon
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Scriveva a scopo terapeutico come Zeno, a quindici anni Paolo aveva timore del suo ego, sentiva di non essere pronto per la vita. Restava fermo perché credeva che prendere una decisione limitasse il suo infinito potenziale, era un diamante grezzo. Leggeva tutto e ricordava ogni lutto e povertà della sua anima. Passavo notti insonni a scrivere per dipingere con le parole e la voce...
e un vecchio carillon a indicargli le ore.
Amava caricarlo dopo un evento favoloso e ascoltarne la musica melodiosa.
Il primo bacio e il sogno di rendere la ragazza la sua sposa
La prima bevuta, il primo libro e gli abbracci dei suoi cari così frequenti
che la sua immaginazione sembrava benedire su quelle note.
Sognava di diventare un musico, Orfeo, e un mistico di Morfeo.
Voleva cantare i suoi sogni, la sua natura
e i suoi ricordi, per amare più forte;
ma dopo numerose favole i suoi occhi si spensero
a vent'anni perse le parole, un incidente lo rese muto.
L'auto sbandò dopo che Paolo si distrasse.
Sembrava calato il sipario sulla sua vita, ma non era finita.
L'accaduto non fermò la tenacia e la perseveranza dell'amore per la musica.
In notti al gelo passate senza suoni da cantare,
stava ... [segue »]
Composto martedì 31 agosto 2021
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