Scritta da: Fabio Privitera
Chissà com'è l'essere vestiti della tua pelle, conoscere quindi come la tua anima risponde alle emozioni che ti sfiorano. Dev'essere un sussulto per te, una gioia nello stupore, d'avvertire così tanto in un così breve spazio, per poi sospirare e distenderti, ammaliarti della tua stessa sensibilità. Come vorrei che fosse il mio tocco a lasciare nel tuo pensiero un solco e riempirlo di momenti, che né io né te dimenticheremo. Chissà com'è che ti sento addosso come fossi tu la mia pelle.
Composta domenica 30 agosto 2015

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