Scritta da: Silvana Stremiz
Non sono i frutti della ricerca scientifica che elevano un uomo ed arricchiscono la sua natura, ma la necessità di capire e il lavoro intellettuale.
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Non sono i frutti della ricerca scientifica che elevano un uomo ed arricchiscono la sua natura, ma la necessità di capire e il lavoro intellettuale.
Nulla è assoluto e tutto è relativo.
L'arte suprema di un maestro è la gioia che si risveglia nell'espressione creativa e nella conoscenza.
Un essere umano è parte di un tutto che chiamiamo "universo", una parte limitata nel tempo e nello spazio.
Sperimenta sé stesso, i pensieri e le sensazioni come qualcosa di separato dal resto, in quella che è una specie di illusione ottica della coscienza.
Questa illusione è una sorte di prigione che ci limita ai nostri desideri personali e all'affetto per le poche persone che ci sono più vicine.
Il nostro compito è quello di liberarci da questa prigione, allargando in centri concentrici la nostra compassione per abbracciare tutte le creature viventi e tutta la natura nella sua bellezza.
A me la cosa peggiore in una scuola sembra l'uso di metodi basati sulla paura, sulla forza e sull'autorità artificiosa. Un tale trattamento distrugge i sentimenti sani, la sincerità e la fiducia in se stesso dell'allievo. Produce dei soggetti sottomessi. È relativamente semplice tenere la scuola lontana da questo gravissimo male. Date all'insegnante il minore numero possibile di mezzi coercitivi, così che l'unica fonte di rispetto da parte dell'allievo sia costituita dalle qualità umane e intellettuali dell'insegnante stesso.
La differenza tra la genialità e la stupidità è che la genialità ha i suoi limiti.
Dio è ingegnoso, ma non disonesto.
Non crederò mai che Dio giochi a dadi col mondo!
Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettare risultati diversi.
Beati i sognatori, gli idealisti, i teneri. Beati gli ingenui, i grandi che non hanno perso la voglia di sentirsi bambini nell'animo. Beati coloro che non rinunciano all'amore per paura. Beati i cuori impavidi.