Le migliori frasi di Alessandro D'Avenia

Scrittore, insegnante e sceneggiatore, nato lunedì 2 maggio 1977 a Palermo (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Racconti.

Queste domande che fa lui non sono di quelle che trovi su Google se digiti: Roma, Alessandria, Bisanzio, incendio, sogni, cause, libri... Non viene fuori nulla. Perché non c'è su internet un testo che unisca parole così sconnesse. Bisogna trovarla chissà dove la connessione. Per questo è così difficile. Non so se farò questo compito. È veramente difficile, ma ha qualcosa di misterioso, perché per la prima volta la risposta non è da qualche parte dove puoi copiarla. La risposta la devi trovare. E forse c'è in gioco di più. Ci devo provare. Odio il sognatore, perché mi frega sempre, mi fa venire la curiosità. L'ignoranza è la cosa più comoda che io conosca dopo il divano del soggiorno di casa mia.
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    Scritta da: alessia14
    Raccontami la tua storia; se ciò che hai patito si dimostrerà, alla considerazione, soltanto un millesimo di ciò che ho patito io, ebbene, tu sei un uomo allora, e io ho sofferto come una fanciulla; eppure tu somigli alla pazienza che contempla le tombe dei re e disarma la sventura col sorriso.
    Alessandro D'Avenia
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      Ecco la risposta. Incenerire i sogni. Bruciare i sogni è il segreto per abbattere definitivamente i propri nemici, perché non trovino più la forza di rialzarsi e ricominciare. Non sognino le cose belle delle loro città, delle vite altrui, non sognino i racconti di altri, così pieni di libertà e di amore. Non sognino più nulla. Se non permetti alle persone di sognare, le rendi schiave.
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        Da grande voglio una famiglia unita come la loro. Perché anche se stai male rimani tranquillo, e questo è il senso di una vita ben spesa: qualcuno che ti ama anche quando stai male. Qualcuno che sopporta il tuo odore. Solo chi ama il tuo odore ti ama davvero. Ti dà forza, ti dà serenità. E mi sembra un bel modo di mettere una diga ai dolori che capitano nella vita.
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          Scritta da: alessia14
          "Dov'eri finita?"
          "Da nessuna parte."
          "Da nessuna parte? E con chi eri?"
          "Una compagna."
          "E chi è?"
          "Marta."
          "Perché non mi hai risposto?"
          "Non potevo."
          "Che vuol dire" non potevo "?"
          "Ero alle prove teatrali."
          "Alle prove di che?"
          "Non ho fatto niente di male."
          "E non potevi avvertirmi?"
          "La mamma di Marta disegna e cuce costumi splendidi."
          "Perché non mi hai avvertito?"
          "Non volevo che rovinassi tutto. Perché se n'è andato?"
          "Non lo so."
          "Non lo sai? Nessuno sa mai niente!"
          "Ho provato a chiamarlo... Nulla."
          "Dimmi la verità."
          "Non mi ama più."
          "E tu? Lo ami ancora?"
          "Si."
          "Allora perché lo hai fatto andar via?"
          "Non mi ha chiesto il permesso..."
          "Non lo amavi abbastanza. Se uno ha un tesoro, non lo perde. Se lo tiene stretto a tutti i costi: è questione di vita o di morte."
          Alessandro D'Avenia
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