Scritta da: Andrea De Candia
Certe cose ci sembrano così ovvie eppure sono stati altri a svelarcele.
Composta mercoledì 11 febbraio 2015
Certe cose ci sembrano così ovvie eppure sono stati altri a svelarcele.
Il peggior disagio che un artista possa vivere non è il non essere apprezzato o amato, quanto piuttosto l'essere non compreso, frainteso e dunque deriso.
Il maggior pericolo di chi scrive in questa epoca è quello di accavallare il semplice e il banale: il banale-semplice e il semplice-non banale che quasi si rincorrono attorcigliandosi.
Ci sono persone simpatiche nella loro antipatia.
Hai da compiere una scelta: nobile o borghese, pratico o metafisico. La via di mezzo è una spaccatura, è un abisso. Ci si può rifugiare per sempre in un abisso?
Le ispirazioni sono le testimonianze del fatto che ho vissuto.
Diranno che sei intelligente: prendilo come un complimento, anche se in realtà non lo è.
Tutti siamo diversi ed è assodato. Poi però ci sarebbero anche i più diversi... Ebbene, quella è un'altra storia.
Nessuno sa, all'infuori di chi lo possiede, che dietro un dono può celarsi una grande condanna.
Se mi conoscete leggendomi attraverso la carta e pensate che essa sia frutto del sacrificio di un albero, ben comprenderete come un bene possa avere le sue radici in un male.