Scritta da: Angela
Il cervello entra in azione
per legittima difesa.
Riesce a razionalizzare,
rielaborare, eventi che altrimenti
sarebbero insopportabili.
Rimane l'emotività
da gestire, la parte più nobile
dell'anima.
Non temerla,
lasciala defluire e fluire,
come fosse un'onda del mare.
Rigurgita il tuo dolore,
grida la tua impotenza,
davanti alle circostanze,
non dipendono da te,
sono imprevedibili,
quindi non controllabili.
Non giudicarti,
non vergognarti,
sii indulgente con te stesso.
Libera la vulnerabilità,
essa, risiede in ognuno di noi,
ciò non significa sintomo di debolezza.
Composta martedì 16 ottobre 2012