Scritta da: Angela
Il cervello entra in azione
per legittima difesa.
Riesce a razionalizzare,
rielaborare, eventi che altrimenti
sarebbero insopportabili.
Rimane l'emotività
da gestire, la parte più nobile
dell'anima.
Non temerla,
lasciala defluire e fluire,
come fosse un'onda del mare.
Rigurgita il tuo dolore,
grida la tua impotenza,
davanti alle circostanze,
non dipendono da te,
sono imprevedibili,
quindi non controllabili.
Non giudicarti,
non vergognarti,
sii indulgente con te stesso.
Libera la vulnerabilità,
essa, risiede in ognuno di noi,
ciò non significa sintomo di debolezza.
Composta martedì 16 ottobre 2012

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    Scritta da: Angela

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    Grazie Patrizia....abbiamo molte cose in comune:)
    Soprattutto ti ringrazio per il tuo profondo commento...."è per tutte quelle donne forti che ragionano con l'anima"....:)
    Un fortissimo abbraccio!!!!
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    postato da , il
    ecco quello che mi sta capitando a me in questo periodo .. ma si sta di un male che non riesco a decrivere ... questo sembra che l'hai scritto per me ... è per tutte quelle donne forti che ragionano con l'anima

    grazie Angela bellissimo
    2
    postato da , il
    Sei sempre cara Stefi, sono contenta che ciò che ho scritto, possa essere da te condiviso...:)
    L'equilibrio sta nel non far prendere il sopravvento solo dal cervello o solo dall'emotività, raggiungerlo è molto difficile..ma non impossibile:)
    Un fortissimo abbraccio anche a te e grazie Stefi:)
    1
    postato da , il
    Carissima Angela, quello che hai scritto rispecchia molto il mio stato d'animo e mentre leggevo era come guardarmi dentro. Parole forti con una punta di tenerezza, come sai sempre essere tu. Per me è bellissima,un abbraccio.

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