In morte di mio padre... il dolore come dici tu divora ed è difficile da gestire ti tormenta ma ti alimenta, ti fa diventare maturo ed a volte ti fa impazzire, il dolore è una bestia che a morsi ti toglie pezzi del tuo cuore, eppure è piacevole a volte da combattere senza poi morire... la vita ti riserva il tutto e niente e non riesci a capire, ma quel dolore sordo che ti avvolge dentro ti stravolge ancora e non ti dà un momento serve a tenerti vivo, è qui lo sento...
Quando vedi soffrire un padre che non è stato più giusto ti domandi come possa mai succedere e chi provi gusto a togliere la vita ad un uomo in quelle condizioni senza più vergogna ed in preda alle umiliazioni dipendente da tutto e da tutti solo mortificazioni per chi ha dato tanto e ricevuto poco ed ora ancora vita si accanisce togliendogli la dignità di uomo perché volere anche l'ultimo suo dono a chi deve chiedere perdono perché tutti questi guai... se il giusto è per sempre e non muore mai.
In una camera d'ospedale... quando una notte diventa lunghissima accanto ad un genitore che soffre e tu non puoi far niente e te lo vedi morire... è una lunga agonia e pensi mille cose, ti vengono in mente ricordi che avevi dimenticato e tutto l'amore che c'è stato... ma ora in quel letto c'è un bambino che deve essere accudito come l'ha fatto per te un tempo... e senti il suo lamento in ogni movimento...
I genitori ai tuoi occhi sembrano sempre immortali ma quando poi su un letto ti chiedono aiuto e li vedi soffrire pensi che anche la loro vita ha un termine e ti accorgi che la morte esiste...
Non avere te che mi respiri al fianco è un giorno stanco che non viene mai sera è un cielo scuro che non vede mai sole è un fiore che non sboccia e muore su quello stelo e non vede colore è una montagna dove fuoco ha bruciato è un pozzo vuoto dove sassi hai lanciato e hanno fatto rumore ma nessuno ha sentito mai il mio dolore.