Scritta da: Rossoblu
Il silenzio espressione debole del dissenso.
Composta domenica 18 settembre 2011
Il silenzio espressione debole del dissenso.
Ognuno è pagliaccio a modo suo. Chi più chi meno.
Studiare alla noia materie incomprensibili ti costringe a capirle.
Voler perdonare è già perdono.
Perché lui? Proprio non lo so...
Eppure ha tutti i difetti che in altri disprezzerei, ma in lui riesco ad amare anche quelli, per non parlare poi di quegli occhi che mi fanno perdere il fiato, quando si riflettono nei miei non riesco più a controllare il cuore che in un secondo inizia a battere forte.
Non è che ti odio, è solo che odio i ricordi che hai lasciato nella mia mente quando te ne sei andato...
e odio ancora di più me stessa perché non riesco a dimenticarmene.
Uomo trova la tua donna... falla arrabbiare per poi abbracciarla ancora... ridi con lei... difendila da tutti, ma ricordati di proteggerla da te stesso.
Non farla sentire la più bella, fa sì che sia l'unica per te... e quando le cose diventeranno difficili, ricordale che niente è impossibile...
Rubala agli altri... stringitela addosso... lega le sue mani alle tue... guardala negli occhi e fa di tutto per tenerteli addosso per sempre!
Questa cosa che ci si innamora sempre di chi non ti ricambia, e non si ricambia chi è innamorato di te, per la letteratura funziona alla grande. È nella vita che è un casino.
La disinformazione è la stessa cosa che fa un prestigiatore quando attira l'attenzione degli spettatori sulla sua mano destra (non c'è nulla sotto la mia manica!) Mentre è con la sinistra che sta veramente facendo qualcosa, o con il piede, oppure lo fa un assistente al suo fianco.
La felicità ti rende gentile, i dolori ti rendono umano, i fallimenti ti rendono umile, le prove ti rendono forte.