Scritta da: Antonio Cuomo
Si è soli, quando quell'io non riesce più a tenerci compagnia.
Composta lunedì 8 luglio 2013
Si è soli, quando quell'io non riesce più a tenerci compagnia.
L’amore forse a volte non ha niente, ma quello che esso rappresenta in quel niente, il tutto volendo non può mai sostituire.
Anche se il male avrà mille volti tu, scegli il sincero, guarda all'amore.
La vita procede e tu non temporeggiare sul passato, perché se esiste l'istante, un attimo intenso è adesso.
Il Signore non si ferma mai, nemmeno la notte, quando il mondo riposa, Lui è intento a preparare il Suo show. Registra accorto e premuroso di un palcoscenico pregevole, nel suo cast i migliori scenografi, cameraman, tecnici di luce, attori, cantanti, tutti occupano il posto assegnato, nessun manca, tutti s'impegnano a dare il meglio, pronti all'apertura di quel sipario, per donare ai nostri occhi l'alba del nuovo giorno, offrendo un prezioso e mai uguale spettacolo, atti meravigliosi, chiamati banalmente vita.
Arriva un chiarore improvviso, un lampo a ciel sereno, che illumina tutte le tue malinconie e, quando ti manca quel bagliore resti da solo al buio, scivolando nella monotonia di quella nostalgia, che non sai dove ti porterà a finire, dove condurrà il tuo cammino quel gelido inverno, che paralizza ogni battito del tuo cuore in una gelida agonia.
Mi piace ascoltare quelle parole fatte di battiti.
Ero una rosa arida, indirizzata verso una triste sorte. Una rosa che tu hai irrigato con acque sacre, trasportandole, racchiuse tra le tue mani, mi hai donato le lacrime preziose dei tuoi occhi. Carezze semplici e sincere del tuo cuore, nuova vita ai petali del mio fiore. Sono la rosa adesso, che con la forza del tuo amore, rende a tutti il suo profumo, inebriando il mondo intero con il tuo candore.
Il sogno, un sano desiderio, il battito più forte del cuore che prende volo.
Tu sei un cuore che non fa rumore, nemmeno quando si abbandona.