Scritta da: Antonio Rega
Siamo circondati da falsi moralisti, criticano tutti tranne che se stessi, confondendo la sensibilità con l'essere scemo.
Composta domenica 15 marzo 2015
Siamo circondati da falsi moralisti, criticano tutti tranne che se stessi, confondendo la sensibilità con l'essere scemo.
Non staccatemi dalla prigionia, è l'unico modo che ho per sognare l'amore con amore.
Ci sono persone che si allontanano con l'arrivo di una tempesta, altre si avvicinano coprendosi alla grande con lo stesso abito.
Sono sempre euforici perché è accaduto qualcosa di meraviglioso, oppure depressi perché un evento inatteso ha finito per distruggere tutto.
Io, gentile e buono con tutti, aggressivo e cattivo con pochi, fingermi stupido quando voglio e con chi voglio, delizioso per natura e demone con chi merita.
Nel rapporto con gli altri l'istinto ci porta ad inseguire il loro affetto e il loro amore. Così facendo crediamo di inseguire la felicità, ma in realtà ci limitiamo a lusingare il nostro amor proprio.
Ogni uomo tende per natura verso il raggiungimento della propria felicità. Per natura, non per scelta, dunque seguendo innanzitutto l'istinto.
Uno ha prigioni con muri altissimi che non gli permettono di vedere e di andare oltre, l'altro ha di fronte a sé l'oceano e ha solamente l'imbarazzo della scelta su dove vuole andare.
L'uomo sogna e realizza i propri sogni. Immagina che queste visioni diventino vere in un mondo reale.
Quando le delusioni che si accumulano, si inizia a non credere più a nessuno, a non fidarsi più delle persone. Tante cose "sembrano" e poi non "sono". Questo è il motivo per cui servono i fatti e non le parole, che molto spesso volano via.