Scritta da: Bernardo Panzeca
Il firmamento non è altro che uno specchio su cui ogni notte le mamme si riflettono.
Composta lunedì 17 ottobre 2016
Il firmamento non è altro che uno specchio su cui ogni notte le mamme si riflettono.
Ogni distanza è nulla quando a telegrafare è il cuore.
Non c'è modo di reagire alla morte. Forse, il solo, è ricordare.
Non possiamo decidere quanto vivere ma possiamo decidere quanto sorridere.
È una sfida eterna quella tra primavera e autunno. Fiori e foglie duettano a colpi di colori e silenzi.
Se il mondo è cambiato è perché il rispetto è mancato.
Forse è quando smette di piovere che in realtà il tempo si ferma. Per qualche attimo, ma è lì che lo si vede proprio seduto.
Alcuni ricordi scelgono proprio la pioggia come legale rappresentante.
Impariamo dai cuori a far la quarantena. Sono rinchiusi al buio in poco spazio, si muovono sul posto e pur silenziosi e distanti tra essi non smettono mai di amarsi.
L'uomo vuol fermare la lava quando ancora è sottomesso alle lacrime.